Teatro di Mariupol distrutto. Cosa sappiamo in realtà

Nuovo capitolo drammatico nella guerra tra la Russia e l’Ucraina: secondo fonti ucraine, l’esercito Russo avrebbe attaccato un teatro pieno di civili.

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Cosa dice l’Ucraina

Nella giornata di ieri, l’Ucraina ha accusato le forze russe di aver bombardato volontariamente un teatro presso cui i civili si stavano rifugiando nella città meridionale di Mariupol. Il vicesindaco della città, Sergei Orlov, ha confermato alla BBC che nell’edificio si erano rifugiate tra le 1000 e le 1200 persone. 
Le immagini del teatro subito dopo il bombardamento, verificate dalla BBC, hanno effettivamente mostrato danni ingenti ed una colonna di fumo che si alzava dal tetto. Sembra che in attacchi aerei immediatamente precedenti al bombardamento del teatro, i russi abbiano colpito anche un ospedale, una chiesa ed alcuni condomini civili. 

L’attacco sembrerebbe ancora più grave in quanto in alcune immagini satellitari scattate lo scorso 14 marzo, e diffuse dall’agenzia di stampa americana Maxar, gli ucraini avevano scritto sul terreno la parola “bambini” in russo, per avvertire i Jet nemici di allontanarsi dall’edificio.

Il consiglio comunale di Mariupol ha affermato in una dichiarazione ufficiale che le forze russe stanno distruggendo deliberatamente e cinicamente obiettivi civili,  comunicato cui fa eco il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky che accusa la Russia di avere la precisa intenzione di colpire la cittadinanza, mentre il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba  ha definito l’accaduto come “crimine di guerra.”

Intanto, le condizioni generali della città di Mariupol continuano a peggiorare: le autorità locali confermano che almeno 2400 persone sono state uccise dall’inizio della guerra e il numero potrebbe essere stato approssimato per difetto. Molti dei morti vengono seppelliti in improvvisate fosse comuni.
Si stima che altri 300 mila residenti siano rimasti intrappolati all’interno della città, senza gas ed elettricità. Inoltre, le scorte di cibo ed acqua stanno rapidamente terminando, dal momento che le truppe russe non hanno consentito la consegna di aiuti umanitari.


Anche il presidente del comitato internazionale della Croce Rossa, Peter Maurer, ha chiesto di poter raggiungere più facilmente i civili coinvolti nella guerra per portare loro aiuto e soccorso. Maurer, arrivato in Ucraina per una visita di 5 giorni, ha descritto la situazione in città come “un incubo ad occhi aperti.”
Le autorità russe, invece, smentiscono: il Ministero della difesa russo ha categoricamente negato di aver effettuato qualsiasi attacco aereo contro il teatro,  definendo le dichiarazioni del Ucraina come false e diffamatorie.

Cosa dice la Russia

Secondo la versione russa, sarebbe stato il battaglione neonazista Azov ad uccidere gli ostaggi presenti all’interno del teatro. Il generale Igor Konashenkov  ha dichiarato infatti che i nazisti del Battaglione Azov tenevano i civili in ostaggio all’interno del teatro per utilizzarli come scudi umani, impiegando i piani superiori della struttura come punti di fuoco. 


Konashenkov ha spiegato che la struttura,  tenuto conto del potenziale pericolo per i civili, non è mai stata considerata come un obiettivo da distruggere,  e che questa rappresenta una nuova sanguinosa provocazione da parte dei nazisti ucraini che hanno fatto saltare in aria l’edificio attraverso l’utilizzo di mine.


In generale, il Battaglione Azov e tutte le unità paramilitari ucraine che utilizzano i simboli nazisti della Seconda Guerra Mondiale avrebbero costituito proprio a Mariupol la loro base, proibendo ai civili di fuggire per mettersi in salvo.

Igor Konashenkov
Igor Konashenkov

Fonti: Cnn – Bbc – Rt.com – Tass – Corriere della Sera