L’influenza degli Etruschi sui Romani: così l’Etruria plasmò Roma

Ci fu un popolo che influenzò i romani come nessun altro: gli Etruschi.

La civiltà etrusca è stata una delle prime civiltà, dal 900 a.C al 100 a.C , ad abitare e plasmare in maniera consistente la zona dell’Italia che va dalla Toscana al Lazio.

Si tratta di un popolo poco conosciuto, che è stato in gran parte dimenticato, fino a quando alcuni ritrovamenti archeologici non hanno rivelato una cultura complessa, uno stato potente e  una raffinatezza unica.

Gli etruschi diedero un contributo decisivo alla storia dell’Europa, plasmando per molti modi la “primissima Roma”, e lasciando un’eredità consistente, che i romani non avrebbero mai dimenticato.

Gli etruschi, prima grande potenza Italica

Gli etruschi risiedevano nell’antica Italia, nella zona dell’odierna Toscana e Lazio settentrionale. La loro civiltà, preceduta probabilmente da quella che gli archeologi chiamano Villanoviana, fiorì dal 1000 a.C al 100 a.C.

Erano dotati di una lingua e di una cultura uniche rispetto al panorama del loro periodo, e sembra che la società etrusca fosse composta sostanzialmente da un aristocrazia guerriera che governava una più vasta popolazione rurale.

La ricchezza del popolo etrusco si basava quasi sicuramente su ricche risorse naturali: l’Etruria era infatti ricca di rame e di oro e tutto il paesaggio era costellato da miniere.

Gli etruschi avevano un ottimo grado di conoscenze tecniche e di metallurgia ed erano rinomati per la capacità di lavorare i metalli e per la loro abilità nel creare oggetti di ceramica.

Le loro capacità spaziavano in diversi campi, raggiungendo grandi risultati persino nell’arte, diventando scultori e artisti di straordinario livello, per il loro periodo. Gli etruschi erano anche conosciuti come ottimi marinai, che navigavano regolarmente il Mediterraneo e che avevano a disposizione delle conoscenze avanzate di navigazione e orientamento in mare.

Il dominio dei Re Etruschi su Roma

Una civiltà fiorente come quella etrusca non poteva non scontrarsi con una città stato in piena espansione come Roma. La città di Roma era altresì molto attraente per gli Etruschi, che in questo modo avrebbero avuto una ottima base strategica nel Lazio, un nuovo accesso al mare e un confine più avanzato verso l’Italia meridionale.

In pieno periodo monarchico Romano, gli Etruschi presero il controllo completo della città, anche se non vi sono elementi certi e alcuni aspetti si perdono tra storia e leggenda.

Secondo le Storie di Tito Livio, Tarquinio Prisco fu il primo re Etrusco di Roma e fu il successore dell’ultimo Re di origine latina. Si trattò di un monarca aggressivo e bellicoso che tuttavia, grazie ad una serie di campagne militari di notevole successo, allargò notevolmente il territorio di Roma, anche se in seguito fu assassinato da una congiura di Palazzo.

Anche il Re di origine etrusca Servio Tullio fu fondamentale per Roma: abile condottiero e capo della Lega Latina, la più importante alleanza militare dell’Italia centrale in quel periodo, Servio Tullio diede a Roma un notevole e insostituibile impulso, soprattutto per aver operato il primo censimento della storia romana, e aver elaborato una riforma militare e sociale che avrebbe costituito tasselli fondamentali della società romana.

Sempre di Servio Tullio sono le omonime mura, le mura Serviane, che costituirono per secoli una difesa fondamentale per la città e di cui, ancora oggi, rimangono alcune tracce .

L’ultimo Re di Roma, etrusco, sarebbe stato Tarquinio il Superbo, capace di instaurare un regime dittatoriale insopportabile per i romani, che si sarebbero ribellati e avrebbero compiuto una serie di battaglie, giungendo infine ad abbattere la monarchia e a sostituirla con la Repubblica.

L’impatto dei Re Etruschi nello sviluppo di Roma

I re Etruschi furono dei grandi costruttori e furono capaci di dare un notevole impulso nel trasformare Roma da un piccolo insediamento ad una vera e propria città stato.

Gli etruschi erano grandi ingegneri e costruttori eccezionali. Probabilmente i romani impararono molto da loro, soprattutto a livello di urbanistica e di ingegneria: una prova evidente si riscontra nello stile architettonico romano, che risente certamente degli Etruschi, soprattutto per la loro più nota soluzione architettonica: l’arco.

I Tarquini costruirono a Roma anche una serie di fognature che furono fondamentali per lo sviluppo della città. Vennero inoltre prosciugate diverse paludi che circondavano la zona e questo permise ai Romani di diminuire le epidemie e coltivare più terra per sfamare la crescente popolazione.

Non ultimo, molti degli edifici e delle più antiche opere pubbliche romane sono certamente riconducibili al periodo Etrusco. Questo significa che l’intervento degli Etruschi fu importante per plasmare l’urbanistica della prima Roma, aiutando i romani a creare quegli spazi fondamentali che sarebbero diventati il centro della loro vita cittadina e politica successiva.  

L’influenza degli Etruschi nella religione Romana

Si sa poco della natura della religione etrusca, e di conseguenza è molto complesso stabilire l’esatta influenza della religione etrusca su quella romana. Sappiamo però certamente che i romani adottarono diverse divinità e riti Etruschi, incorporandoli nei loro culti in maniera stabile.

Gli etruschi trasmisero ai Romani alcune tradizioni fondamentali, come l’interpretazione dei segni divini e le profezie, e delle figure religiose come gli indovini. Ad esempio, furono gli etruschi a dare ai Romani la figura dell’Aruspice: si trattava di sacerdoti in grado di interpretare la volontà degli Dei attraverso l’esame degli organi degli animali sacrificati, il volo degli uccelli ma anche il modo con cui alcuni polli sacri mangiavano il loro cibo.


Fu inoltre il re etrusco Tarquinio Prisco ad acquistare da una antichissima e nota indovina, la Sibilla Cumana, i cosiddetti “Libri Sibillini”, che divennero una letteratura profetica consultata da generali e imperatori romani fino agli ultimi anni dell’Impero Romano d’Occidente.

Anche dopo la cacciata dei Re Etruschi e la proclamazione della Repubblica, le tradizioni di questo grande popolo influenzarono in maniera determinante i romani.

Una traccia indelebile fino al periodo tardo repubblicano

Fino a tutto il periodo repubblicano, la popolazione etrusca si mescolò con quella romana, fornendo un grandissimo quantitativo di agricoltori, soldati, tasse, armi. La zona dell’Etruria fu, per esempio, fondamentale per il reclutamento di soldati durante la seconda guerra punica, a dimostrazione di quanto quel popolo e quel territorio erano ancora fondamentali anche secoli dopo la loro conquista.

Gli Etruschi possono essere perfettamente considerati i predecessori dei romani, sia per l’influenza sul territorio italico che per la raffinatezza della cultura e della società.  

Gli studi moderni non ci permettono di affermare con certezza che gli Etruschi aprirono la strada al completo dominio romano sul mondo, ma certamente elementi fondamentali della società romana non possono non essere ricondotti agli Etruschi, verso i quali i romani sono debitori di tasselli insostituibili della loro società.