L’esercito romano fu una delle forze militari più potenti e longeve della storia antica. Servì l’antica Roma nella serie di campagne militari che caratterizzarono la sua espansione, dall’epoca dei sette re, alla Repubblica romana e all’epoca imperiale fino al definitivo declino.
L’esercito romano era composto da varie componenti: le legioni di cittadini romani, i federati o le truppe ausiliarie, la flotta ravennate, di Miseno oltre a quelle fluviali e le guarnigioni di Roma (guardia pretoriana, coorti urbane e corpo dei vigili).
Nel corso di una lunghissima storia, l’esercito romano conobbe una continua evoluzione strutturale che ne modificò profondamente l’organizzazione militare e la stessa costituzione. All’interno dei massimi livelli di entrambe le branche, le trasformazioni strutturali occorsero sia in conseguenza di effettive riforme militari, sia per l’emergere di naturali evoluzioni strutturali.
L’esercito romano fu la chiave del successo di Roma nel dominare il mondo antico. Grazie alla sua disciplina, al suo addestramento, alla sua tattica, alla sua logistica e alla sua innovazione tecnologica, l’esercito romano fu in grado di sconfiggere nemici più numerosi e diversificati, di conquistare vasti territori e di assicurare la pace e la sicurezza delle province.
L’esercito romano fu anche un fattore di integrazione culturale e sociale, poiché reclutava soldati dalle popolazioni sottomesse e le rendeva partecipi della cittadinanza e dei benefici dell’impero. L’esercito romano fu infine un elemento di stabilità politica e di legittimazione del potere imperiale, ma anche di crisi e di conflitto quando i suoi comandanti si ribellarono o si contendevano il trono.
In questo articolo esamineremo i principali gradi degli ufficiali militari romani e le loro funzioni. Per la spiegazione utilizzeremo solamente le fonti antiche, che poi citeremo in fondo all’articolo come elenco puntato.
I tirones: le reclute
I tirones erano i soldati novizi che si arruolavano nell’esercito romano per un periodo di 25 anni. Erano sottoposti a un duro addestramento fisico e morale, che li preparava a combattere in ordine serrato e a obbedire ai comandi. I tirones dovevano anche imparare le norme e i rituali dell’esercito, come il saluto, il giuramento, le marche, le fortificazioni, le punizioni e le ricompense. I tirones ricevevano un’equipaggiamento standard composto da elmo, corazza, scudo, spada, pugnale e pilum (un giavellotto). I tirones erano assegnati a una centuria, la più piccola unità tattica dell’esercito romano.
Il legionario romano o miles
Il legionario romano era il soldato professionista che aveva superato il periodo di prova come tirone. Era un cittadino romano che godeva di diritti e privilegi rispetto alle truppe ausiliarie. Il legionario era addestrato a combattere in formazione chiusa con gli altri membri della sua centuria e della sua coorte (dieci centurie).
Il legionario era anche abile nel combattimento individuale con la spada (gladio) e il pugnale (pugio). Il legionario era sottoposto alla disciplina ferrea del suo centurione e doveva rispettare il codice d’onore dell’esercito. Il legionario riceveva una paga regolare (stipendium) e poteva beneficiare di donativi (dona) o di bottini (praeda) in caso di vittoria. Al termine del servizio, il legionario riceveva una pensione (aerarium militare) o un appezzamento di terra (ager publicus) come ricompensa.
Gli immunes
Gli immunes erano i soldati che avevano una qualifica o una specializzazione che li esentava dai lavori faticosi o pericolosi dell’esercito. Gli immunes potevano essere artigiani (fabri), ingegneri (architecti), medici (medici), segretari (librarii), trombettieri (cornicines), portabandiera (signiferi), messaggeri (speculatores), esploratori (exploratores), interpreti (interpretes) o agenti segreti (frumentarii). Gli immunes erano al servizio del comandante della legione o della coorte e ricevevano una paga maggiore rispetto ai legionari ordinari.
I Principales
I Principales erano i sottufficiali dell’esercito romano che avevano una funzione di comando o di supervisione sulle truppe. I Principales potevano essere capicenturia (centuriones), capicoorte (praefecti cohortis), capilegione (primus pilus), capicavalleria (praefectus alae), capiflotta (praefectus classis) o capiprovincia (praeses provinciae). I Principales erano scelti tra i soldati più esperti e meritevoli e ricevevano una paga molto più alta rispetto ai legionari ordinari. I Principales godevano anche di maggior prestigio e autorità all’interno dell’esercito.
Il centurione
Il centurione era il comandante di una centuria, composta da 80 soldati. Il centurione era responsabile dell’addestramento, della disciplina, della morale e del combattimento dei suoi uomini. Il centurione era anche il rappresentante dei suoi soldati davanti ai superiori e agli altri reparti. Il centurione doveva essere un soldato valoroso, abile, leale e rispettoso delle leggi militari.
Il centurione indossava un elmo crestato trasversalmente, una corazza decorata con medaglie (phalerae), un bastone da comando (vitis) e una spada corta al fianco destro. Il centurione combatteva in prima linea con i suoi uomini e spesso decideva l’esito delle battaglie con il suo esempio.
Come dimostrano questi diversi ruoli, il termine centurione copriva una gamma di gradi diversi nei termini odierni, piuttosto che essere quello che riconosciamo come un unico ruolo.
Il centurione primipilo
Il centurione primipilo era il capo dei centurioni della prima coorte della legione, composta dalle dieci centurie più forti ed esperte. Il primipilo era il più alto grado tra i sottufficiali ed era scelto tra i centurioni più anziani e meritevoli. Il primipilo aveva il compito di guidare la prima coorte in battaglia e di consigliare il comandante della legione nelle questioni militari. Il primipilo riceveva una paga 60 volte superiore a quella dei legionari ordinari ed era considerato quasi alla pari degli ufficiali superiori.
Il tribuno angusticlavio
Il tribuno angusticlavio era uno degli ufficiali superiori dell’esercito romano che apparteneva all’ordine equestre, la seconda classe sociale dopo quella senatoria. Il tribuno angusticlavio comandava una delle sei coorti della legione ed era subordinato al tribuno laticlavio e al legato della legione.
Il tribuno angusticlavio indossava una tunica con una striscia stretta (angustus clavus) che lo distingueva dagli altri ufficiali. Il tribuno angusticlavio era normalmente un uomo di circa trent’anni che aveva già servito come prefetto di una coorte ausiliaria o di una unità di cavalleria. Il tribuno angusticlavio aveva il compito di dirigere le operazioni militari della sua coorte e di collaborare con gli altri tribuni e il legato.
Il tribuno angusticlavio riceveva una paga 40 volte superiore a quella dei legionari ordinari ed era considerato un ufficiale di carriera.
I Praefecti
I praefecti erano gli ufficiali che comandavano le unità ausiliarie dell’esercito romano, composte da soldati non cittadini reclutati dalle province. I praefecti potevano essere di due tipi: praefectus cohortis, che comandava una coorte ausiliaria di fanteria o mista di fanteria e cavalleria, e praefectus alae, che comandava un’ala di cavalleria.
I praefecti erano normalmente di rango equestre e avevano una carriera militare di circa 20 anni. I praefecti avevano il compito di addestrare, disciplinare e guidare i loro soldati in battaglia, spesso in supporto alle legioni. I praefecti ricevevano una paga 30 volte superiore a quella dei legionari ordinari ed erano rispettati come ufficiali esperti.
Il praefectus castrorum
I praefectus castrorum erano gli ufficiali che erano responsabili dell’accampamento (castrum) di una legione. I praefectus castrorum erano il terzo ufficiale nella gerarchia legionaria, dopo il legato della legione e il tribuno laticlavio. I praefectus castrorum erano normalmente soldati promossi dal centurionato, avendo già servito come primus pilus, il capo dei centurioni della prima coorte. I praefectus castrorum avevano il compito di addestrare, equipaggiare e mantenere i soldati, di costruire e difendere l’accampamento e di comandare la legione in assenza dei superiori. I praefectus castrorum ricevevano una paga 60 volte superiore a quella dei legionari ordinari ed erano premiati con donativi per i loro meriti.
Il praefectus fabrum
I praefectus fabrum erano gli ufficiali che erano responsabili degli artigiani (fabri) dell’esercito romano. I praefectus fabrum erano normalmente di rango equestre e avevano una carriera militare indipendente da quella legionaria. I praefectus fabrum avevano il compito di fornire le macchine d’assedio e da lancio, le armi, le armature, gli utensili e le opere di ingegneria necessarie all’esercito. I praefectus fabrum collaboravano con i comandanti delle legioni e delle province per le operazioni militari e le costruzioni civili. I praefectus fabrum ricevevano una paga 30 volte superiore a quella dei legionari ordinari ed erano rispettati come ufficiali tecnici.
Il tribuno laticlavio
Il tribuno laticlavio era uno degli ufficiali superiori dell’esercito romano che apparteneva all’ordine senatorio, la prima classe sociale di Roma. Il tribuno laticlavio era il secondo in comando di una legione, dopo il legato della legione. Il tribuno laticlavio indossava una tunica con una striscia larga (latus clavus) che lo distingueva dagli altri ufficiali.
Il tribuno laticlavio era normalmente un giovane senatore che aveva già ricoperto la carica di questore e che aspirava a diventare pretore e console. Il tribuno laticlavio aveva il compito di assistere il legato della legione nelle questioni militari e amministrative, di comandare una coorte della legione e di sostituire il legato in sua assenza. Il tribuno laticlavio riceveva una paga 50 volte superiore a quella dei legionari ordinari ed era considerato un ufficiale di prestigio.
Il legatus legionis
Il legatus legionis era il comandante supremo di una legione romana. Il legatus legionis era un ex console o un ex pretore che apparteneva all’ordine senatorio e che era nominato direttamente dall’imperatore.
Il legatus legionis aveva il compito di dirigere le operazioni militari della sua legione e di coordinarsi con gli altri comandanti delle province e delle armate. Il legatus legionis aveva anche la responsabilità civile della sua zona di competenza e poteva emettere editti e giudicare le cause. Il legatus legionis riceveva una paga 100 volte superiore a quella dei legionari ordinari ed era considerato il rappresentante dell’imperatore sul campo.
Questi sono i principali gradi dell’esercito romano che abbiamo esaminato in questo articolo. Come abbiamo visto, l’esercito romano era una macchina organizzata e gerarchica che richiedeva abilità, esperienza, disciplina e lealtà da parte dei suoi membri. L’esercito romano fu anche un mezzo di promozione sociale e politica per molti uomini che si distinsero per il loro valore e il loro servizio. L’esercito romano fu infine uno strumento di potere e di gloria per Roma e per i suoi imperatori.
Fonti
- Cesare, De bello Gallico, I-VIII
- Livio, Ab Urbe condita, I-X
- Polibio, Storie, III-VI
- Sallustio, Bellum Iugurthinum, 17-114
- Tacito, Annales, I-IV
- Vegezio, Epitoma rei militaris, I-IV