Le colonie romane erano porzioni di territorio, prevalentemente città, appena conquistate dall’esercito romano che venivano popolate da cittadini romani e che fungevano sia da avamposto per la difesa del territorio sia da punto di partenza per successive spedizioni militari di Roma.
Le colonie, il più delle volte costituite da una città e dalle campagne attorno, potevano essere sia centri urbani di nuova fondazione, organizzate sin dall’inizio secondo le tecniche della centuriazione romana, sia città appartenenti ad altri regni e recentemente conquistate che cambiavano status, diventando romane.
La fondazione di una nuova colonia, chiamata anche “Deduzione di una nuova colonia”, era caratterizzata dallo stanziamento di cittadini romani chiamati “Coloni”, secondo un processo guidato da tre magistrati, appositamente eletti.
Le colonie di diritto romano
Le colonie di diritto romano erano colonie nelle quali venivano trasferiti cittadini romani “Optimo jure”, ovvero a diritto pieno, che potevano godere di tutte le garanzie e i benefici della cittadinanza romana. Ogni capofamiglia riceveva un appezzamento di terreno da coltivare per sè e per la propria famiglia. I coloni romani stanziati in queste zone erano esentati dal servizio militare classico, ma erano tenuti a mobilitarsi per difendere personalmente la città in caso di pericolo esterno.
Queste colonie venivano gestite direttamente dal Senato romano e dai loro magistrati. Normalmente, le colonie di diritto romano erano più piccole e con meno cittadini, fondate spesso sul suolo italico e soprattutto sulle coste della penisola.
Le colonie di diritto latino
Le colonie di diritto latino erano sempre territori e città controllati da Roma ma venivano abitate da coloni che non erano cittadini romani “Optimo Jure”, e che godevano solamente di alcuni benefici relativi al matrimonio e al commercio, regolati dal diritto romano.
Queste colonie avevano una maggiore autonomia rispetto a quelle di diritto romano dal momento che disponevano di un proprio Senato e di un consiglio cittadino indipendente che eleggeva in autonomia i magistrati. Alcune colonie latine, soprattutto quelle più fedeli, potevano anche battere una propria moneta.
Ciò permetteva alle colonie di diritto latino di regolarsi e di gestirsi in maniera più rapida e indipendente rispetto a Roma. Il reale legame con Roma era rappresentato dalla fornitura, in caso di necessità, di un contingente di soldati il cui ammontare dipendeva dalla popolazione.
Le prime colonie romane e le colonie più importanti
Le prime colonie di Roma furono stabilite intorno al 752 a.C. ad Antemnae e Crustumerium, entrambe nel Lazio, secondo quanto riportato da Livio. Altre colonie furono fondate a Signia nel VI secolo a.C., Velitrae e Norba nel V secolo a.C. e Ostia, Antium e Tarracina alla fine del IV secolo a.C.
La prima colonia romana al di fuori dell’Italia fu probabilmente Italica in Hispania, fondata nel 206 a.C. da Publio Cornelio Scipione durante la seconda guerra punica. Nell’Impero, le colonie divennero grandi centri per l’insediamento di veterani dell’esercito, specialmente nell’Africa nord romana, che aveva la maggiore densità di colonie romane per regione nell’Impero, e dove la popolazione italica costituiva più di un terzo della popolazione totale durante il II secolo d.C.
Alcune colonie assunsero una importanza strategico militare rilevante:
Aquileia, fondata nel 181 a.C. nel territorio dei Galli, serviva da avamposto per controllare il nord-est dell’Italia e le rotte commerciali verso il Danubio e i Balcani. Aquileia fu anche una base per le campagne militari contro i barbari e resistette a un lungo assedio degli Unni nel 452 d.C.
Cartagine, rifondata nel 122 a.C. da Gaio Tiberio Gracco come Colonia Iunonia, era la prima colonia romana fuori dall’Italia. Cartagine era situata in una posizione strategica sul Mediterraneo, vicino alle ricche province dell’Africa e della Spagna.
Londinium, fondata nel 43 d.C. dopo la conquista della Britannia da parte di Claudio, era la capitale della provincia e il principale porto commerciale dell’isola. Londinium era collegata al resto dell’impero da una rete di strade e ponti, tra cui il famoso ponte sul Tamigi.
Antiochia, fondata nel 300 a.C. da Seleuco I Nicatore, fu annessa a Roma nel 64 a.C. da Pompeo. Antiochia era la terza città più grande dell’impero, dopo Roma e Alessandria, e la capitale della provincia di Siria.
Colonia Claudia Ara Agrippinensium, fondata nel 50 d.C. da Claudio come colonia di diritto romano, era la capitale della provincia della Germania Inferiore e una delle più grandi città a nord delle Alpi. Derivava dall’antica fortezza legionaria costruita da Agrippa nel 38 a.C. e ampliata da Druso e Tiberio.
Augusta Treverorum, fondata nel 16 a.C. da Augusto come colonia di diritto latino, era la capitale della provincia della Gallia Belgica e la sede del governatore. Augusta Treverorum era situata in una posizione strategica sul fiume Mosella, vicino al confine con la Germania libera.
Mogontiacum, fondata nel 13 a.C. da Druso come accampamento militare, divenne una colonia di diritto latino nel 89 d.C. sotto Domiziano. Mogontiacum era la capitale della provincia della Germania Superiore e la sede del governatore. La città fu importante per la sua posizione strategica sul fiume Reno, punto di partenza per le campagne militari contro i Germani.