Gli ottimati (Optimates) e Popolari (Populares) erano due fazioni politiche che hanno caratterizzato la storia di Roma antica, a cui sono appartenuti, alternativamente, i più grandi personaggi romani.
È semplice cadere nell’errore di categorizzare ottimati e popolari in una lotta di ricchi contro poveri: in realtà, c’è molto più di questo nel loro opporsi.
O ancora, eseguendo un parallelismo sbagliato con i giorni nostri, alcuni pensano che gli optimates possano corrispondere a partiti di “destra” come Forza Italia e o la Lega e i populares a partiti di “sinistra” come il PD o Rifondazione Comunista: una comparazione completamente errata.
Per capire bene il perché di questo rapporto burrascoso tra le parti è importante comprendere qual è la differenza fra queste due espressioni della politica romana.
È importante fare chiarezza e per riuscire bisogna abbandonare ogni riferimento alla politica attuale: quello degli ottimati e dei popolari era un mondo totalmente avulso da quello moderno.
Chi sono gli optimates
Gli ottimati sono coloro che discendono dalle famiglie che hanno fondato Roma, e che hanno una storia familiare e una tradizione politica importante.
Proprio per via del loro lignaggio hanno quindi una preparazione, una cultura e una capacità politica, almeno in linea teorica, superiore: sono in possesso di tutta una serie di strumenti e di conoscenze che permettono loro di fare politica avendo voce in capitolo.
Il loro fare politica, in teoria, rappresenta il “bene di Roma”, ovvero quelle azioni che sostengono la Repubblica e il suo benessere sul lungo termine.
Gli optimates sono coloro che lavorano per ottenere risultati duraturi ma questo non cancellava il fatto che rappresentassero un sistema oligarchico e fossero componenti delle famiglie più ricche e più potenti di Roma.
Sono gli aristocratici, il ceto dominante, e dunque quello che “merita” di guidare Roma.
Questo non toglie che un ottimate potesse avere fra le sue clientele, ovvero una rete di persone legate da vincoli commerciali o finanziari, ogni tipo di persone, anche dei poveri.
Chi sono i populares
I populares sono al contrario persone che prima di tutto non hanno “precedenti politici”.
Ci sono ovviamente delle eccezioni: Cicerone, ottimate, non aveva una storia politica precedente, ma in linea di massima il popolare è molto spesso l’“Homo Novus” ovvero una persona che non ha mai avuto una tradizione nobiliare o politica e che per la prima volta scende in campo.
I popolari non hanno una vera e propria esperienza: la loro preparazione è cresciuta attraverso la partecipazione alle assemblee cittadine.
Non sono spesso persone di cultura, non conoscono il greco e la filosofia. In linea teorica sono più “grezzi” e rappresentano il popolo: a partire dal senzatetto e dai poveri, passando per il ceto medio e arrivando a persone che sono anche ricchi commercianti o piccoli imprenditori ma che non fanno parte della nobiltà per tradizione familiare.
Cosa facevano quindi i populares? Portavano avanti le istanze e i bisogni delle masse cittadine e di tutti i “non nobili”.
L’atteggiamento “populistico” era diffuso tra di loro: attraverso misure atte ad ottenere un consenso facile, facevano presa sulle masse e utilizzavano l’opinione pubblica per farsi strada in politica.
Similmente a prima, tra i sostenitori e nelle clientele dei popolari si potevano incontrare non solo dei poveri ma anche dei ricchi. Basti pensare a Caio Gracco, straordinario leader populares, ma che tra i suoi clienti aveva addirittura il Re di Pergamo.
Chi prevalse tra ottimati e popolari?
Nella millenaria storia romana, il conflitto fra ottimati e popolari non si sedò mai del tutto.
Possiamo dire che gli ottimati dominarono la prima parte della storia repubblicana, toccando l’apice assoluto con la dittatura e le riforme di Cornelio Silla ottenute da quest’ultimo proprio grazie alla vittoria contro il leader populares, Caio Mario.
I populares ebbero però la loro rivincita con Giulio Cesare e il nipote Ottaviano Augusto. Sicuramente i popolari riuscirono a scrivere la storia della parte finale della Repubblica romana e dell’alto impero.
Le differenze si acuirono ma diversificarono nel periodo del tardo impero.
Gli ottimati si trasformarono in una casta di privilegiati del tutto incapaci di gestire la politica e preoccupati solamente del loro benessere personale, mentre i populares vennero rappresentati da alcuni imperatori che cercarono di redistribuire la ricchezza o eseguire delle riforme sociali.