Gordiano I, Marcus Antonius Gordianus Sempronianus Romanus Africanus, (159 d.c, metà aprile 238 d.c) fu imperatore romano per soli 21 giorni, assieme al suo figlio Gordiano II nel 238 d.C, l’anno dei sei imperatori.
Fu il protagonista di un tentativo di usurpazione contro l’imperatore in carica Massimino il Trace e venne sconfitto dalle forze legionarie fedeli a Massimino. Dopo la morte di suo figlio, preferì il suicidio.
Famiglia e provenienza di Gordiano I
Sappiamo poco dei primi anni di vita e della storia familiare di Gordiano I. Secondo alcune fonti sarebbe stato imparentato con importanti senatori del suo tempo. Il suo nome “Marco Antonio” potrebbe suggerire che i suoi antenati paterni abbiano ricevuto la cittadinanza Romana grazie al triumviro Marco Antonio, figura di spicco della tarda Repubblica Romana.
Il cognome Gordiano I indica che le sue origini familiari erano dell’Anatolia, odierna Turchia, e più specificatamente della Galazia o della Cappadocia.
Secondo l’Historia Augusta, sua madre era una donna romana chiamata Ulpia Gordiana mentre suo padre era Mecio Marullo. Gli Storici moderni ritengono che il nome del padre potrebbe essere falso mentre la figura della madre è più affidabile e verosimile.
La storia della famiglia di Gordiano I può essere compresa attraverso le iscrizioni: il nome “Semproniano” potrebbe infatti indicare una connessione con sua madre o con sua nonna e dal momento che vi è una iscrizione funeraria rinvenuta in Turchia con la dicitura “Sempronia Romana”, figlia di un certo Sempronio Aquila, segretario Imperiale, è possibile che la sua famiglia avesse radici di questo tipo.
Sempre secondo l’Historia Augusta, la moglie di Gordiano I era una donna romana di nome Fabia Orestilla, nata intorno al 165 d.c e probabilmente discendente degli Imperatori Antonino Pio e Marco Aurelio. Gli Storici moderni hanno tuttavia avanzato diversi dubbi.
Assieme a sua moglie, Gordiano ebbe almeno due figli: il primo, suo omonimo, e una figlia, Antonia Gordiana che fu madre del futuro Imperatore Gordiano III. Sua Moglie morì prima del 238 d.C e gli storici hanno identificato i genitori della donna in Marco Annio Severo e Silvana, nata intorno al 140 d.C
Primi anni di Gordiano I
Gordiano entrò a far parte del Senato Romano e scalò in maniera costante la gerarchia Imperiale. La sua carriera politica iniziò relativamente tardi e i suoi primi anni vennero probabilmente spesi in studi retorici e letterari.
Come militare, Gordiano comandò la legione IV Scythica di stanza in Siria. Servì sicuramente come governatore della Britannia Romana nel 216 d.C e fu console sostituto durante il regno dell’imperatore Eliogabalo.
Le iscrizioni rinvenute nella Britannia Romana che citano il suo nome sono state parzialmente cancellate, suggerendo che nei suoi confronti potrebbe essere stata applicata una punizione.
Gordiano acquisì popolarità durante il tempo, organizzando spettacoli e giochi magnifici in qualità di edile della città di Roma. Sembra che questa importante crescita di notorietà non abbia insospettito l’imperatore Caracalla, che al contrario ricevette con piacere un lungo poema epico a lui dedicato da Gordiano intitolato “Antoninias”.
Gordiano fu in grado di mantenere intatta la sua ricchezza e la sua influenza politica durante i tempi convulsi e difficili della dinastia dei Severi, il che suggerisce che avrebbe spesso rifiutato gli intrighi di palazzo, preferendo una vita politica più tranquilla.
Gordiano godeva evidentemente dell’appoggio di alcuni letterati dal momento che Filostrato, sofista greco del periodo Imperiale Romano, gli dedicò la sua opera “Vite dei sofisti“.
Ascesa al potere
Durante il Regno dell’imperatore Alessandro Severo, Gordiano I, che era ormai sulla sessantina, dopo aver svolto il suo consolato ottenne per sorteggio il controllo proconsolare della provincia dell’Africa, che assunse nel 237 d.C.
Tuttavia, prima dell’inizio della sua magistratura, Massimino il Trace uccise Alessandro Severo a Mogontiacum , nella Germania inferiore, e salì al trono.
Massimino non era un imperatore popolare e il malcontento aumentò a causa delle dure misure economiche che impose. Il culmine dell’insofferenza nei confronti di Massimino si espresse nella rivolta in Africa del 238 d.C.
Dopo che Il curatore fiscale di Massimino venne assassinato durante una sommossa, il popolo si rivolse a Gordiano, chiedendo che accettasse il grande onere del trono imperiale.
Gordiano si sarebbe mostrato inizialmente titubante, ricordando che era troppo vecchio per assumere la carica ma, dietro stretta insistenza della popolazione, avrebbe ceduto al clamore popolare e avrebbe assunto sia la Porpora Imperiale che il cognome “Africanus”.
Comunque, per via della sua età avanzata, Gordiano insistette affinché suo figlio fosse associato con lui al trono. Pochi giorni dopo, Gordiano entrò nella città di Cartagine con il gran sostegno della popolazione e dei leader politici locali.
Gordiano mandò subito degli assassini per uccidere il prefetto del pretorio di Massimino il Trace, Publio Elio Vitaliano e la ribellione sembrò avere successo.
Nel frattempo Gordiano inviò un’ambasciata a Roma sotto la guida di Licinio Valeriano per ottenere l’appoggio del Senato e farsi nominare ufficialmente Imperatore. Il Senato decise di approvare la sua nomina il 2 aprile dello stesso anno: molte province si schierarono volentieri dalla parte di Gordiano.
Vi furono invece opposizioni da parte della vicina provincia della Numidia. Il suo governatore, Capeliano, fedele sostenitore di Massimino, non riuscì a trattenere il rancore contro Gordiano e invase la provincia africana con l’unica legione a sua disposizione, la III Augusta, assieme a piccoli reparti veterani.
Suo figlio Gordiano II, a capo di un esercito di miliziani non addestrati, perse subito la battaglia di Cartagine contro Capeliano e fu ucciso. Gordiano I, non riuscendo a sopportare il dolore e sentendo l’evidente peso del compito che gli era stato assegnato, decise di togliersi la vita impiccandosi con la sua cintura.
I Gordiani regnarono solamente per 3 settimane e Gordiano fu il primo imperatore a suicidarsi dopo Otone, nel 69 d.C, durante l’anno dei Quattro Imperatori.
L’eredità di Gordiano I
La reputazione positiva di cui codette Gordiano fu probabilmente causata del suo carattere particolarmente amabile. Si diceva che sia lui che suo figlio fossero appassionati di letteratura, pubblicando persino delle proprie opere piuttosto voluminose.
Sebbene fossero fortemente orientati alle attività intellettuali, i Gordiani non possedevano né le competenze né le risorse per essere considerati abili statisti o potenti governanti, per di più in un periodo particolarmente complesso per l’impero.
Abbracciando la causa di Gordiano, il Senato fu obbligato a sostenere la rivolta contro Massimino anche dopo la morte dei due, nominando Pupieno e Balbino come imperatori congiunti.
Tuttavia, entro la fine del 238 d.C, il nuovo imperatore fu Gordiano III, suo nipote.