Nelle ancestrali mura del castello reale di Wawel, situato nel cuore di Cracovia, un recente ritrovamento ha arricchito la narrazione della storia polacca, risvegliando l’interesse degli appassionati di archeologia e storia medievale. Si tratta di un anello d’oro, risalente all’XI o XII secolo, il cui design si distingue per la sua inusuale doppia facciata. L’anello, caratterizzato da una parte superiore espansa e appiattita, presenta un’incisione di due figure antropomorfe, raffiguranti volti che si allontanano l’un l’altro in una sorta di dialogo silenzioso, quasi a celare un mistero dimenticato nel tempo.
Questo oggetto non è soltanto un manufatto di straordinaria bellezza, ma rappresenta anche un unicum nel panorama degli studi medievali polacchi. È infatti l’unico esemplare conosciuto di anello polacco del primo medioevo ad essere decorato con rappresentazioni figurative, in particolare volti umani, un dettaglio che lo distingue nettamente dai pochi altri anelli d’oro dello stesso periodo ritrovati in Polonia, i quali sono generalmente privi di decorazioni o presentano semplici motivi geometrici.
La scoperta di tale artefatto non soltanto arricchisce il patrimonio culturale della Polonia, offrendo uno squarcio sulla complessità e raffinatezza dell’arte orafa medievale polacca, ma solleva anche interrogativi affascinanti sulla simbologia, le influenze culturali e le possibili funzioni di questo gioiello. Questo anello, dunque, si impone come una testimonianza silente ma eloquente delle tradizioni, delle credenze e dell’estetica di un’epoca lontana, invitando studiosi e curiosi a immergersi nelle profondità della storia medievale per svelarne i segreti celati.
Com’è fatto l’anello
L’anello ha uno spessore di 1,5 mm, un diametro di 4 mm con una circonferenza di 57 mm. Il fondo della fascia è rotto, ma non sembra che sia stata persa una grande quantità di oro. La forma e lo stile generale dell’anello sono tipici di questa zona della Polonia, quindi è stato probabilmente prodotto localmente per un membro d’élite della corte della dinastia Piast.
Il castello reale sulla collina di Wawel domina il centro storico di Cracovia. La prima residenza reale nel sito fu costruita da Mieszko I (r. ca. 960–992), il primo re di Polonia. Si convertì al cristianesimo nel 966 e otto anni dopo la sua morte fu costruita la prima cattedrale in Polonia accanto al castello reale sulla collina di Wawel. I re polacchi sarebbero stati incoronati e sepolti lì per secoli.
Il castello altomedievale fu notevolmente ampliato e modernizzato in uno splendido palazzo rinascimentale dai re della dinastia Jagellonica (Alessandro I, Sigismondo I il Vecchio e Sigismondo II Augusto) del XVI secolo. La corte fu trasferita da Cracovia a Varsavia nel 1609 e il castello di Wawel cadde in un lento declino che fu violentemente accelerato quando fu saccheggiato dalle truppe svedesi durante le campagne del Diluvio (1648-1667). Dopo la spartizione della Polonia alla fine del XVIII secolo, il castello devastato fu riconvertito a caserma per le truppe austriache. La Polonia lo riconquistò con la propria indipendenza nel 1918 quando servì sia come residenza del capo di stato che come museo.
L’anello d’oro è stato scoperto durante uno scavo archeologico sotto la Torre Danese, una torre residenziale sull’ala est del castello costruita alla fine del XIV secolo, ma l’anello è anteriore alla costruzione della torre. Si trovava nello strato archeologico sopra i resti di una struttura in pietra più antica che potrebbe essere stata un bastione difensivo.
L’anello sarà ora sottoposto ad analisi dei metalli che potrebbero fornire ulteriori dati sulla composizione e l’origine dell’oro. Una volta completata la ricerca scientifica, l’anello verrà esposto.