Monumentale tumulo romano di pietra scoperto in Alta Baviera

Ad Altenmarkt an der Alz, nella regione dell’Alta Baviera, gli archeologi dell’Ufficio Statale Bavarese per la Conservazione dei Monumenti Storici (BLfD) si sono imbattuti in una scoperta straordinaria durante i lavori per un bacino di raccolta delle acque: un tumulo funerario di epoca romana perfettamente circolare, costituito da un anello in pietra magistralmente disposto. Gli esperti, sorpresi dalla precisione architettonica della struttura, hanno immediatamente riconosciuto l’eccezionalità del ritrovamento, che conferma l’intensa presenza romana nel territorio dell’antica provincia della Rezia, una delle zone più settentrionali dell’Impero.

La forma del monumento, caratterizzato da un diametro di circa dieci metri, rivela una cura costruttiva inusuale per un’area periferica, a conferma dell’importanza che il luogo rivestiva in epoca romana. I blocchi di pietra, disposti in cerchio, mostrano una tecnica che ricorda le tombe aristocratiche dell’Italia settentrionale, testimonianza di un’eredità culturale trasmessa alle province imperiali. Gli archeologi ipotizzano che si tratti del sepolcro di un personaggio di alto rango appartenente all’amministrazione o all’esercito, forse un veterano di stanza nella Rezia, regione strategica per il controllo dei confini settentrionali dell’Impero.

Durante le prime fasi degli scavi, accanto all’anello litico sono emersi resti di frammenti ceramici e piccoli oggetti metallici, alcuni dei quali decorati, che suggeriscono rituali funebri complessi. Secondo gli studiosi, il terreno circostante potrebbe celare ulteriori sepolture collegate, forse di membri della stessa famiglia o di soldati caduti. È probabile che la necropoli si trovasse lungo una delle antiche vie consolari che attraversavano la regione, collegando Augusta Vindelicorum (oggi Augusta) con l’attuale Salisburgo.

La scoperta rafforza l’ipotesi che l’Alta Baviera fosse non solo un punto di passaggio commerciale, ma anche una zona di profondo insediamento romano. Le testimonianze di ville rustiche, sistemi di irrigazione e depositi di anfore già rinvenuti nella regione trovano ora un importante complemento in questa struttura monumentale, che potrebbe rappresentare un vero e proprio centro di culto funerario. Il cerchio perfetto, disegnato da blocchi accuratamente tagliati e posizionati, potrebbe infatti aver avuto anche un valore simbolico legato alle credenze sull’eternità e al ciclo della vita.

Gli esperti del BLfD hanno sottolineato l’eccezionale stato di conservazione del sito, dovuto in parte al fatto che la zona, utilizzata per secoli come terreno agricolo, non era mai stata oggetto di grandi lavori edilizi. L’analisi del suolo e dei materiali rinvenuti è ora in corso nei laboratori dell’istituzione, dove verranno condotte datazioni al radiocarbonio e studi mineralogici per determinare l’origine delle pietre utilizzate. I risultati preliminari indicano che il materiale proviene da cave locali, un segno di come gli artigiani romani sapessero sfruttare risorse presenti nei territori conquistati, adattando le tecniche costruttive alle disponibilità del luogo.

Gli archeologi non escludono che il tumulo possa essere collegato a un complesso maggiore, forse un santuario o un piccolo insediamento romano scomparso nel tempo. La disposizione delle pietre e la precisione geometrica del cerchio fanno pensare a una progettazione basata su conoscenze ingegneristiche avanzate. Alcune tracce di fossati e strutture accessorie, individuate tramite scansioni georadar, suggeriscono che l’area dovesse essere delimitata da un recinto sacro o da un perimetro cerimoniale, in cui si svolgevano riti commemorativi collettivi.

Al di là dell’aspetto tecnico e archeologico, il tumulo di Altenmarkt an der Alz rappresenta anche un tassello importante per comprendere la diffusione della cultura materiale romana in Baviera. In quest’area di confine, il contatto tra mondo romano e popolazioni germaniche generò forme ibride di arte funeraria e di architettura sacra, in cui elementi latini si fusero con tradizioni locali. Il cerchio di pietra potrebbe dunque essere il simbolo concreto di un dialogo culturale che attraversava confini e identità, un monumento che racconta non solo la morte di un individuo, ma la vitalità di un intero mondo.

Le autorità bavaresi intendono ora proseguire le indagini con campagne di scavo più estese, coinvolgendo università e centri di ricerca internazionali. Si prevede che, una volta conclusi gli studi, la struttura verrà preservata e resa visitabile al pubblico, con un percorso interpretativo che illustri la storia romana della Rezia e il ruolo cruciale di questa regione nel sistema difensivo dell’Impero. Il ritrovamento di Altenmarkt an der Alz dimostra come anche nei paesaggi apparentemente più ordinari del sud della Germania possano ancora celarsi, sotto pochi metri di terra, testimonianze di un passato straordinario, capaci di illuminare le connessioni profonde tra Roma e i territori del Nord Europa.