Eilean Donan. Scavi svelano la vita di corte nel XIII secolo: rinvenuto in Scozia il più raro strumento di bellezza medievale

Eilean Donan, iconico castello scozzese situato sulle rive del Loch Duich, è stato recentemente protagonista di una scoperta archeologica che aggiunge nuovi tasselli alla comprensione della vita medievale nella regione. Durante una serie di scavi condotti da FAS Heritage, in collaborazione con National Museums Scotland e The Conchra Charitable Trust, è emerso dal terreno un oggetto raro: un raffinato gravoir risalente al XIII secolo, uno strumento utilizzato per tracciare la riga nei capelli e realizzare acconciature elaborate. Questo utensile, minuziosamente intagliato nel corno di cervo rosso locale, rappresenta una figura umana con cappuccio e libro, simbolo forse di erudizione o statuto sociale.

L’importanza del reperto è amplificata dal fatto che si tratta soltanto del terzo gravoir mai recuperato nel Regno Unito e il primo in assoluto scoperto in territorio scozzese. La rarità dello strumento testimonia la raffinatezza delle pratiche di cura personale nell’epoca, suggerendo che gli abitanti del castello ponessero grande attenzione all’aspetto e alla moda. Il gravoir era uno strumento essenziale per partizioni precise dei capelli, che permettevano la creazione di acconciature sofisticate, probabilmente emblema di status o appartenenza a una specifica classe sociale.

La scoperta del gravoir si inserisce in un quadro più ampio di ritrovamenti significativi emersi dagli scavi recenti a Eilean Donan. Tra questi spiccano spille e fermagli da abito, strumenti da gioco, elementi musicali e una ricca varietà di oggetti legati alle pratiche conviviali, come brocche e accessori per i banchetti. Questi reperti aprono una finestra sulle abitudini quotidiane dei castellani, rivelando una società sofisticata, votata non soltanto alla difesa e al potere militare, ma anche alla ricerca di piaceri artistici, ludici e cerimoniali.

Il castello di Eilean Donan, celebre anche per la sua presenza in numerose pellicole cinematografiche, viene tradizionalmente associato all’immagine della Scozia più autentica ed imponente. Tuttavia, prima degli interventi archeologici più recenti, mancavano dati precisi sulla vita interna del maniero durante il periodo della sua massima influenza, tra XIII e XIV secolo. Le ultime indagini, invece, permettono di ricostruire con maggior precisione le routine e le interazioni sociali di coloro che lo abitavano, dalle donne che si dedicavano alle acconciature complesse agli uomini impegnati nella pianificazione di giochi e banchetti.

Miranda van Lynden, a capo della Conchra Charitable Trust che si occupa della gestione del castello, ha sottolineato il valore delle nuove scoperte nell’offrire un quadro inedito di vita, mode e attività quotidiane all’interno delle mura di Eilean Donan. Secondo gli esperti, la presenza del gravoir e di altri oggetti legati alla cura personale testimonia la diffusione di pratiche estetiche raffinate anche in un contesto rurale e difensivo come quello del castello scozzese, sfatando la visione di una società medievale dedita esclusivamente alle attività guerriere.

Parallelamente agli strumenti di bellezza, gli archeologi hanno individuato numerose testimonianze di cultura materiale: pedine da gioco, strumenti musicali e oggetti per il consumo di cibo e bevande, tutti elementi che indicano una vivace vita comunitaria, abbellita da rituali sociali e momenti di piacere condiviso. Alcuni dei reperti emersi suggeriscono che gli abitanti del castello erano in contatto con culture e commerci più ampi, forse anche grazie alla posizione strategica di Eilean Donan come crocevia tra diversi percorsi marittimi e terrestri.

Oltre al valore storico e artistico degli oggetti recuperati, la campagna di scavo porta nuova linfa alla conoscenza della quotidianità medievale nelle Highlands scozzesi. Lo studio dettagliato del gravoir e degli altri reperti permetterà di avanzare ipotesi informate sui gusti, le tecniche artigianali e le reti sociali del tempo. La figura scolpita sullo strumento, così finemente rappresentata, potrebbe indicare una committenza aristocratica o un particolare messaggio simbolico, la cui interpretazione resta ancora aperta agli studiosi.

L’ultima fase di indagini e restauri ha dunque arricchito non solo il patrimonio materiale del castello, ma anche il suo significato culturale, restituendo la complessità di una società che sapeva integrare potere, raffinatezza estetica e convivialità. Eilean Donan prosegue, così, nel suo ruolo di prezioso testimone della storia scozzese, offrendo nuove tracce da esplorare a ricercatori e visitatori.