by Niccolò Giraudo | 7 Ottobre 2021 11:12
Sul piatto politico di questi giorni c’è la riforma fiscale 2021. L’obiettivo continua ad alimentare le polemiche, lo scontro si concentra sulla mancata presenza della Lega al Cdm durante il quale è stata approvata la Legge delega. Il Carroccio accusa le altre forze di maggioranza di voler aumentare le tasse sulla casa.
Per Matteo Salvini la riforma del catasto è «una patrimoniale nascosta». In una intervista ai cronisti appena fuori dal Senato dice: «Contiamo che il Parlamento, che può intervenire, modifichi questi passaggi e tolga qualsiasi ipotesi di riforma del catasto e di patrimoniale sulla casa dalla delega fiscale».
“Il passaggio che porta all’emersione del nero e dell’abusivo va benissimo, ma ogni possibilità attuale o futura di un aumento della tassa sulla casa non potrà mai avere il sostegno della Lega. Il sostegno della Lega al governo non è in discussione quando si tratta di tagliare le tasse“. Poi ribadisce: “Non firmo un assegno in bianco e non mi basta che il ministro dell’Economia mi dica che gli aumenti saranno dal 2026. Questa è una patrimoniale su un bene già tassato. Contiamo che il Parlamento modifichi questi passaggi”.
Il premier Mario Draghi a stretto giro risponde dal vertice Ue-Balcani occidentali da Brdo, in Slovenia, e tira dritto sulla sua roadmap: «Non è una patrimoniale». E ribadisce: «Questo governo non tassa, non tocca le case degli italiani. L’ho detto fin dall’inizio: questo governo non aumenta le tasse». Già al termine del Cdm il premier aveva contestato l’idea che dalla revisione dei valori catastali si passi (automaticamente) a un prelievo sulla casa. E ha chiarito che ognuno «continuerà a pagare esattamente quanto pagato oggi, di eventuali decisioni se ne parlerà nel 2026». Ed ha anche aggiunto0: «Non turbiamo la ripresa con attacchi fiscali».
«Mi fido di Draghi, le tasse non aumenteranno». Per il segretario del Pd Enrico Letta la stella polare della riforma fiscale deve essere «premiare chi ha sempre pagato le tasse». E si dice favorevole a una riforma che aggiorni il catasto e lo renda «più funzionale, digitalizzandolo».
«Noi siamo favorevoli a una riforma del catasto che aggiorni il catasto e lo renda più funzionale, digitalizzando. Draghi ha spiegato che la riforma del catasto non comporta nuove tasse per nessuno, ma la riforma del catasto è attesa da decenni».
La riforma del catasto? «Una follia» per la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. «No alla patrimoniale occulta sulla casa alla quale sta tramando il ‘Governo dei migliori», aveva scritto al primo accenno di riforma del catasto su Facebook. «L’aggiornamento delle rendite catastali, di cui si parla sempre più insistentemente, rischia di diventare per gli italiani una tassa carissima e inaccettabile tanto più in questo momento di terribile crisi economica». Per noi, dice Meloni, « la proprietà della casa è sacra e non accetteremo venga usata per tassare ancora di più gli italiani». Per Meloni «significa aumentare considerevolmente il valore presunto dell’immobile e quindi l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, l’imposta di successione e l’Imu». E l’aumento, spiega, « si rifletterebbe anche sull’Isee rischiando di far perdere le agevolazioni fiscali sulle mense scolastiche, sulle rette degli asili nido, sulle tasse universitarie, sul bonus affitti, sul bonus bollette non a fantomatici ‘paperoni evasori’ ma alle persone comuni».
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