Legge di bilancio 2022. Le principali novità

Il governo aveva posto la fiducia e oggi la Camera lo ha definitivamente approvato con 355 sì e 45 no.

Tra le principali misure contenute nel provvedimento figurano la riforma dell’Irpef, un piano per rateizzare le bollette in 10 mesi, la stretta contro le delocalizzazioni selvagge, la proroga di sei mesi per pagare, senza interessi di mora, le cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022.
Saltano anche i vincoli per poter accedere al superbonus e raddoppia il tetto di spesa detraibile del bonus mobili da 5.000 a 10.000 euro, oltre alla proroga al 2023 del bonus «idrico» e il «taglio» del bonus facciate (che passa dal 90 al 60%).

Irpef, le nuove regole

Il nuovo schema cancella l’aliquota del 41% e rivede gli scaglioni: l’aliquota sarà del 15% per i redditi fino a 15mila euro, tra 15 e 28mila euro del 25%, tra 28mila e 50mila euro del 35% e del 43% sopra questa soglia. Cancellata anche l’Irap per 835mila autonomi, tra professionisti e ditte individuali. Un miliardo degli 8 complessivamente dedicati al taglio delle tasse che partirà nel 2022 riguarda l’abolizione dell’Irapl’imposta regionale sulle attività produttive per i lavoratori autonomi esercenti attività come persone fisiche (ditte individuali, liberi professionisti). Si tratta di 835 mila contribuenti, pari al 41,2% della platea Irap, che risparmieranno in media circa 1.200 euro all’anno.

Con questo primo step di riforma dell’Irpef vengono riviste anche le detrazioni: quella «base» sarà di 3100 euro contro i 1880 attuali e la nuova curva degli sconti assorbirà il bonus Irpef. C’è però una clausola salva-bonus per i redditi più bassi che sarebbero altrimenti «incapienti» per beneficiare appieno della detrazione.

Contributi previdenziali

Per rafforzare il risparmio per i ceti medio-bassi è previsto un taglio di 0,8 punti percentuali dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti con retribuzione imponibile fino a 35mila euro annui, ma solo per il 2022. Dallo sgravio è escluso il lavoro domestico. Secondo le simulazioni del ministero dell’Economia, il taglio dei contributi, in alcuni casi, fa triplicare il risparmio complessivo.
Per esempio, per un single con 30 mila euro di imponibile da lavoro dipendente, allo sconto annuo Irpef di 84 euro si sommano 149 euro di versamenti in meno all’Inps, per un aumento totale della retribuzione netta annua di 234 euro.
Il vantaggio massimo, nella platea interessata dallo sgravio una tantum, si raggiunge a 15 mila euro di retribuzione imponibile, con 423 euro, di cui 87 di minori contributi. Al secondo posto i redditi di 20 mila euro, con 320 euro di risparmi (116 sui contributi), al terzo i redditi di 25 mila, con 282 euro (145 sui contributi).

Bonus casa

Salta il tetto Isee per il Superbonus per le villette, stop anche alle limitazioni alla prima casa e ai riferimenti alla Cila, basterà aver completato il 30% dei lavori entro giugno per godere della proroga fino a fine 2022. Per il prossimo anno ci sarà anche un bonus del 75% per abbattere le barriere architettoniche. Per i comuni colpiti dagli eventi sismici il Superbonus è prorogato fino a fine 2025. Raddoppia poi il bonus mobili (10mila euro) ed è rifinanziato il bonus Tv e decoder, che saranno consegnati a casa agli anziani over 70. Rinnovato anche il bonus per i filtri dell’acqua. Arrivano 10 milioni per i proprietari di case occupate abusivamente.

Cartelle esattoriali

Inserita anche una proroga dei tempi diluiti per il pagamento delle cartelle esattoriali, sulla scia di quanto già deciso dall’inizio della pandemia. La norma riguarda tutti i contribuenti cui saranno notificate cartelle dal prossimo primo gennaio al 31 marzo del 2022: per pagarle avranno più tempo, ovvero fino a 180 giorni, invece degli ordinari 60 giorni, senza sanzioni e interessi di mora.
Infine, ulteriore slittamento, al 2023, della plastic e della sugar tax.

Dehor dei bar e ristoranti

Niente tassa sui «tavolini» per bar e ristoranti e per gli ambulanti fino a marzo. Arrivano anche correzioni al patent box: l’incentivo passerà dal 90% al 110% ma varrà solo per i brevetti. Stop al divieto di cumulo con il credito di imposta per ricerca e sviluppo.

Assegno unico familiare

Con la Manovra 2022 parte l’assegno unico familiare che giovedì ha ricevuto il via libera definitivo dal consiglio dei Ministri. Dal primo gennaio 2022 si potrà fare richiesta sul portale Inps e il sostegno rivolto a tutte le famiglie con figli dal settimo mesi di gravidanza a 21 anni arriverà dal mese di marzo. La misura parte da una cifra minima mensile di 50 euro a figlio fino ad un massimo di 175 per Isee fino a 15 mila euro. Dal terzo figlio in poi è prevista una maggiorazione e 100 euro in più dal quarto figlio.

Pensioni e quota 102

La legge di Bilancio contiene un pacchetto di misure previdenziali per introdurre modifiche delle regole pensionistiche dal prossimo primo gennaio. Il tutto in vista di una riforma complessiva che dovrebbe andare a regime dal 2023 e che sarà oggetto di una trattativa, già avviata dal premier Mario Draghi, fra il governo e i sindacati.
Il 31 dicembre 2021 cessa la possibilità di andare in pensione con Quota 100, cioè avendo almeno 62 anni di età e 38 di contributi, che ha permesso il prepensionamento di circa 350 mila lavoratori (per un costo finora di circa 12 miliardi). Dal primo gennaio 2022 si passa a Quota 102: si potrà lasciare il lavoro al raggiungimento dei 64 anni di età (tre anni prima del requisito necessario per la pensione di vecchiaia), se si hanno almeno 38 anni di contributi. Questo regime è per il momento previsto solo per il 2022.

Secondo la relazione tecnica, con Quota 102 andranno in pensione 16.800 lavoratori, che saliranno a 23 mila nel 2023 per poi ridursi a 15 mila nel 2024 e a 5.500 nel 2025 (il diritto maturato nel 2022 si può esercitare anche dopo) per un costo di 1,6 miliardi di euro. È stata invece prorogata senza modifiche Opzione donnale lavoratrici potranno lasciare anche nel 2022 a 58 anni d’età (59, se autonome) e 35 di contributi, ma con l’assegno calcolato interamente col metodo contributivo.

Trasporti

Il disegno di legge reca molteplici disposizioni inerenti al finanziamento di specifiche iniziative sul fronte dei trasporti, alcune delle quali riconducibili agli impegni previsti nel PNRR, di seguito descritte: viene prorogato di ulteriori 12 mesi il trattamento straordinario di integrazione salariale attualmente concesso fino, al massimo, al 31 dicembre 2022, ai lavoratori dipendenti di Alitalia Sai e Alitalia Cityliner in amministrazione straordinaria, prevedendo che tale trattamento possa proseguire anche successivamente alla conclusione dell’attività del commissario e in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2023. In relazione agli oneri delle prestazioni integrative di tale trattamento, a carico del Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale, viene altresì previsto un finanziamento di 32,7 milioni di euro per il 2022 e di 99,9 milioni di euro per il 2023. A carico del Fondo, vengono posti altresì gli oneri dei programmi formativi per il mantenimento e l’aggiornamento delle qualifiche professionali e delle licenze necessarie per lo svolgimento della prestazione lavorativa.

Infrastrutture

Il disegno di legge reca i seguenti interventi in materia di infrastrutture stradali e autostradali: autorizza la spesa complessiva di 4,55 miliardi di euro per il finanziamento del contratto di programma ANAS 2021-2025; incrementa di 100 milioni di euro per il 2022 il Fondo per la revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici, estendendo le compensazioni agli aumenti eccezionali dei prezzi verificatisi in tutto il 2021; autorizza la spesa complessiva di 200 milioni di euro (40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026) a titolo di contributo pubblico per assicurare l’equilibrio del piano economico-finanziario della concessione rilasciata alla società Autostrada Contratto di programma ANAS Prezzi materiali contratti pubblici Autostrada tirrenica spa 10 tirrenica Spa, fino alla sua scadenza;

autorizza la spesa complessiva di 200 milioni di euro, per il periodo 2022-2027, quale contributo massimo a favore della regione Emilia-Romagna per la realizzazione dell’autostrada regionale Cispadana (commi 403-404); autorizza la spesa complessiva di 3,35 miliardi di euro dal 2022 al 2036 per il finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione straordinaria ed adeguamento funzionale e resilienza ai cambiamenti climatici della viabilità stradale di competenza di regioni, province e città metropolitane (commi 405-406);

prevede l’assegnazione, per gli anni 2022 e 2023, di contributi ai comuni, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l’anno 2022 e 100 milioni di euro per l’anno 2023, per investimenti finalizzati alla manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell’arredo urbano;

prevede l’assegnazione alle province e alle città metropolitane di ulteriori risorse per la messa in sicurezza dei ponti e dei viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza.

Bonus facciate: scende al 60% e scade a fine 2022

Per gli altri bonus rimangono confermate le scadenze del disegno di legge: proroga nella misura attuale fino al 2024, con l’eccezione del bonus facciate, che durerà solo per il 2022 e con percentuale ridotta al 60%.
A proposito del bonus facciate, per com’è stata congegnata questa agevolazione è quella che si prestava a più abusi, perché non aveva tetti di spesa.
Dal 2023 questi lavori rientreranno nell’ambito del bonus manutenzione, un po’ meno generoso (50 per cento) ma con meno vincoli. Il bonus facciate infatti può riguardare solo edifici in zone ad alta densità urbanistica e solo le parti dell’edificio che affacciano su strada.
Il tetto del bonus mobili nel 2022 scende a 10 mila euro (fino al 31 dicembre è di 16 mila euro) per poi ridursi ulteriormente a 5.000 euro nei due anni successivi. Confermato infine il bonus idrico per i lavori in bagno e rubinetti.

Scuola

In arrivo altri 200 milioni circa per la scuola. Cento milioni di euro serviranno per la proroga degli incarichi temporanei del personale Ata della scuola legati all’emergenza Covid. La norma consente di coprire nel periodo da gennaio a giugno 2022 circa 7.800 contratti a tempo determinato. E salirà a 300 milioni di euro per il 2022 il Fondo per la valorizzazione del personale docente, con lo stanziamento di ulteriori 60 milioni. Vengono inoltre eliminate le precisazioni in merito alle finalità cui sono destinate le risorse (dedizione nell’insegnamento e promozione della comunità scolastica). Assegnati poi ulteriori 20 milioni di euro alle scuole dell’infanzia paritarie.
E vengono stanziati 120 milioni in tre anni per i servizi di supporto psicologico per combattere le forme di malessere generate dalla pandemia.
Arrivano 3 milioni dal 2022 per riconoscere l’indennità di sede disagiata al personale della scuola che lavora nelle cosiddette isole minori.